#ScrittoriItaliani
Ritorna col redo, mi guarda sott’occhi; un bacio le chiedo: mi fissa nelli occhi con occhi sicuri -
Io penso talvolta che vita, che vi… se già la Signora vestita di nulla… E penso pur quale Signora m’avrei… se quella tutt’altra Signora non g… II.
M’è dolce cosa nel tramonto, chino sopra gli alari dalle braci roche, m’è dolce cosa convitar le poche donne che mi sorrisero in cammino. II.
Serrati i pugni bianchi come cera giace supino in terra arrovesciato e la faccia pel rivo insanguinato è quasi nera. Con orrido rilievo l’apertura
I colloqui ...reduce dall’Amore e dalla Mort… gli hanno mentito le due cose bell… Venticinqu’anni!... sono vecchio,… vecchio! Passò la giovinezza prima…
Non ti conobbi mai. Ti riconosco. Perché già vissi; e quando fui min… d’un rito osceno, agitator di sist… t’ho posseduta al limite d’un bosc… Bene ravviso il sopracciglio fosco
Ninna-nanna, bimbo mio! Ninna-nanna, dolce Re! Mentre Mamma pensa a Dio, c’è il buon Dio che pensa a te! Quando tu nascesti venne
Ma il sesto dì la mia famiglia tro… dispersa tutta lungo le pareti. Come le sacre vittime d’un tempo s’apprestavano degne col digiuno, i bruchi alunni mondano i precordi…
Una crisalide svelta e sottile quasi monile pende sospesa dalla cimasa della mia casa. Salgo talora sull’abbaino
Il bimbo guarda fra le dieci dita la bella mela che vi tiene stretta… e indugia– tanto è lucida e perfet… a dar coi denti quella gran ferita… Ma dato il morso primo ecco s’affr…
Dalle profondità dei cieli tetri scende la bella neve sonnolenta, tutte le cose ammanta come spetri; Scende, risale, impetuosa, lenta, di su, di giù, di qua, di là, s’av…
Col suo giardino incolto, le sale… balconi secentisti guarniti di ver… la villa sembra tolta da certi ver… sembra la villa-tipo, del Libro di… Pensa migliori giorni la villa tri…
Tra le bande verdi gialle d’innume… la bella strada alpestre scendeva… Andavo con l’Amica, recando nell’… la triste che già pesa nostra cate… quando nel lento oblio, rapidament…
Dal pavimento di musaico, snelli colonnati surgevano a spirale s’attorcevano in forma vegetale li acanti d’oro sotto i capitelli. Quivi posava un vaso– trionfale
Quegli che sazio della vita grigia navigò verso l’isole custodi una levarsi intese fra melodi voce più dolce della canna frigia: “Uomo! Ritorna sulle tue vestigia