Corrono le biglie, tra i castelli di sabbia e sale e le gabbianelle ora si librano,
Non fermarti o morte, c’è posto per entrambi, sul sentiero, tra gli alberi. Li, io
Tre oche che starnazzano, Il migliore dei cani, la sabbia di un castello, una casa occupata. Come sei aironi immobili
Travagliata pietra gravida di terrore e rabbia, a chi ti rivolgi in questa notte scura?
Portami il girasole, affinchè io lo trapianti, tra le memorie dimenticate di queste corti d’amanti. Portami l’affetto
Atterrito di non amare. Come una pietra scalza, sul nudo piè. Nudi, come l’amor sol è.
Ascolto, storie brevi alla radio, ti penso e mi ripenso. Scrivo i caratteri della mia vita.
La verità? Tu non vuoi la verità. La verità è che siamo tutti
M’é caro il posto dove vivo, dove ho vissuto, li, chi vi ho incontrato. É la radice di un albero, il fusto,
Un bacio ancora e ti vorrei tra le mie gambe nude. Ad ascoltare, sentire,
Le mie scelte, non le rimpiango. Se le ho prese, era per una ragione.
Ti domanderai, perchè non mi piacciono le puttane. Il motivo è che hanno un’etichetta,
Potrei, stringerti forte e nulla varrebbe lo spazio tra le dita fino alla morte. Più non vedrei
Ingegnere, Idraulico, Mercante. Soffri d’amor, Ne ebbe
Vorrei poter dipingere con parole nuove concerto, di una nuova alba, di un nuovo sole.