Travagliata pietra gravida di terrore e rabbia, a chi ti rivolgi in questa notte scura?
Ti comprano solo, se sei in vendita.
Voltati, la stella che ammiravi un tempo non porta più il tuo nome. Il tuo odio l’ha oscurata, l’ingratitudine
Un giorno ti dovrò spiegare.. Perché tra amore e amare, scelsi, d’amare.
Se fossimo liberi come vorremmo, ci accorgeremmo subito della nostra totale indifferenza. E sapremmo che le anime bruciano
Un bacio ancora e ti vorrei tra le mie gambe nude. Ad ascoltare, sentire,
È vero, sono come il fuoco che accende le timide lampare, come la maschera di un carnevale.
Lo senti, è il canto dei campanili, delle mie incertezze, onda, dei tuoi sospiri. È il fuggir grave,
Il gatto gioca, con le cicale, Il sole spiana vecchie zanzare. Sale il giorno
I matti stelle cadenti sulla riva, sul bordo tutto in salita della normalità.
Tre oche che starnazzano, Il migliore dei cani, la sabbia di un castello, una casa occupata. Come sei aironi immobili
Salta la trota, tra le rive, la sua calla. La ginestra gemma, l’eliodoro,
Un eco di stupore, una realtà che sa di fiaba, un battito che sussurra al cuore. Credi, perché questo è vero, anche se sembra un miraggio,
Buonanotte fiordaliso, hai le stelle nel guanciale, hai la luna per amico, per coperta, hai foglie e fico. Io, ho un letto sgarrupato,
Ti domanderai, perchè non mi piacciono le puttane. Il motivo è che hanno un’etichetta,