Mentre adorna costei di fiori e d’erba
Le rive e i campi, ogni tranquillo fonte
Parea dir mormorando:—A questa fronte
Si raddolcisce il mio cristallo e serba.
Se non disdegna pur ninfa superba
Riposto seggio ove il sol poggi o smonte,
Ed ogni verde selva ogni erto monte
Par che l’inviti a la stagion acerba.—
Ma sembrò voce uscir tra’ folti rami:—
Donna con sí gentile e caro sdegno
Non è nata fra boschi o poggi ed acque;
Ma perché ’l mondo la conosca ed ami
Scesa è dal cielo in terra, e dove nacque
Di sua bellezza onor celeste è degno.