Torquato Tasso

Fulvio, qui posa il mio bel sole, allora

Al signor Fulvio Viani.

Fulvio, qui posa il mio bel sole, allora
    Che l’altro fa ne l’Ocean soggiorno;
    Qui poscia appar quand’apre Febo il giorno,
    Febo, che n’è di lei nunzio ed aurora;
E quinci prima uscire il vid’io fôra
    Di vermiglio splendor le membra adorno;
    E se quei per ministre ha l’ore intorno,
    Questi Amore e le Grazie ha seco ognora.
Or com’è che qui presso a chi vi guarda
    S’offran di fior sí vaghe forme e nove
    Né sian arsi da lui qual solfo od esca?
Lasso, egli dolce i fior nutre e rinfresca
    Con la virtú che da’ begli occhi piove,
    E solo avvien che i cor distrugga ed arda!

#ScrittoriItaliani (XVI Rime d’amore secolo)

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