Donna, crudel fortuna a me ben vieta
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Donna, crudel fortuna a me ben vieta
Seguirvi e ’n queste sponde or mi ritiene,
Ma ’l pronto mio pensier non è chi frene
Che sol riposa quanto in voi s’acqueta.
Questo vi scorge ora pensosa or lieta,
Or solcar l’onde, ora segnar l’arene
Ed ora piagge ed or campagne amene
Su ’l carro sí com’ei corresse a meta.
E nel materno albergo ancor vi mira,
Fra soavi accoglienze e ’n bel sembiante,
Partir fra le compagne i baci e ’l riso.
Poi, quasi messaggier che porti avviso,
Riede e ferma nel cor lo spirto errante
Tal che di dolce invidia egli sospira.