Padre degli dei abbi pieta’ degli eroi questa sera non c’e’ la luna la campagna e buia si cammina distanziati
in questo palcoscenico dove le ore di una nuova notte guardano la luna dell’ esistenza l’intelligenza cosmica riflette la luce spirituale
Trasformando la natura ricrei l’emozione che prova l’anima quando ascolta nelle antiche cattedrali il canto Gregoriano
Societa’ finalizzate produttive a rischio limitato per azioni a nome collettivo
Nel mare dell’intelligenza si agitano forze oscure arginate con rive di fuoco che promuovono tecniche sempre piu’ raffinate
L’ispirazione ti pervade l’anima come una quiete che batte le ali una attrazione
La carne viene tritata pesata catalogata separata dai ricordi che l’hanno animata fino all’altro ieri
se hai smarrito la via del ritorno abbandonati in frammenti di assoluto lasciati trasportare
Spesso nella mente risuona il canto di mia madre l’odore del suo abbraccio mi innalza verso il cielo per un attimo mi sembra
Non toglietemi il fango che mi ha donato il ventre di mia madre voglio essere sveglio dormendo e
Lucentissime nella notte ardono le stelle ma il mirto la viola il tenero lauro
Quando avrai raggiunto il vertice della montagna cosmica immergiti nello spazio infinito
Cattedrali del consumo ristoro dell’anima e fine delle nostre fatiche contenitori dei nostri desideri la loro voce un silenzio
l’ispirazione ti pervade l’anima come una quiete che batte le ali una attrazione
Dal vagito universale dell’esisten… s’innalza un canto di dolore che percorre la via maestra spingendoci al bene segretamente avvolge l’anima