Ho visto il mio cuore battersi per un non nulla, privo di significato, mentre il mio cervello disorientat… si aggrappava
Si è a barattar l’amore Col vino in un cestello Che erotico già affonda Nel tuo mai triste e bello. La musica è finita
Sono a correre non c’è niente di più bello di un bel seno che balla. E ci ho tirato due piriti. E non guardare me
Quanti lustri ci separano, da ciò che eri e ciò ch’è stato. Dai ricordi di un bambino, da rincorse a perdi fiato. Dalla scuola e le sue madri,
Ti domanderai, perchè non mi piacciono le puttane. Il motivo è che hanno un’etichetta,
Cupido! Un dardo ancora, unico, solo, per confonder la bestia
Corrono le biglie, tra i castelli di sabbia e sale e le gabbianelle ora si librano,
Sarà l’amore, Il sorriso sopraffino. Saran le fragole, sarà il buon vino.
Chiedo venia di un amore. Chiedo scusa, chiedo venia al sole. Chè la luna,
Non fermarti o morte, c’è posto per entrambi, sul sentiero, tra gli alberi. Li, io
Il sole attende, tra nuvole di sabbia e sale, l’estate gravida di questo mare.
Tumultua l’anima E tinge il pianto La solitudine Di non amarti.
Ti ho atteso in questi tre anni ogni, santo, giorno.
Tre oche che starnazzano, Il migliore dei cani, la sabbia di un castello, una casa occupata. Come sei aironi immobili
Se così io mi rivelassi, tanto fragile da non piacere più ad alcuno e mi accorgessi