Ho sentito denigrare la farfalla ed il lombrico in un torrente impetuoso. Insulti, spegnersi in stagni d’acqua chiara.

Volgo a te, come Orfeo volse ad Euridice. Occhi di pernice. È tuo lo sguardo

Ho visto una fata dal cuore gentil… nel grembo portava i color dell’ap… Il rosso, di lacrime e sangue, il nero come tana d’amante. L’azzurro, il verde,

Fugge la corte il passero inquieto, il suo canto dolente, gli dei han posto il veto. Agita le zampette

Vorrei poter dipingere con parole nuove concerto, di una nuova alba, di un nuovo sole.

La neve stende dal porticato, le mani si sfregano rubando il fiato; viene l’inverno la sua coperta bianca,

Ti ho atteso in questi tre anni ogni, santo, giorno.

Se lo cercherai, lo troverai ai bordi delle strade o su di un gozzo acceso, mente nei suoi balocchi,

La verità? Tu non vuoi la verità. La verità è che siamo tutti

Ascolto, storie brevi alla radio, ti penso e mi ripenso. Scrivo i caratteri della mia vita.

Io, sono avanguardia. Non mi interessa la contestazione.

Potrei, stringerti forte e nulla varrebbe lo spazio tra le dita fino alla morte. Più non vedrei

Mi chiedo, con la penna in mano, nel giorno andato come un sovrano… se il tuo amor sarà per sempre rivolto altrove, o a me, continuam… Cosa farò di questo abbraccio

E vivrò nella tua voce, nella speranza che ti compone, fino al desiderio ultimo di vivere, un giorno solo felice e nel tuo nome.

Donerò l’anima, la donerò alle stelle, in una notte di inchiostro di nuvole belle. La donerò col senno