Questa valle che serbo nel cuore
Riverso
su un folto
velo disteso
ai margini
del perdono,
rimembro
lievi scorci
passati
di un legame
tra il mare
e i rami
di una terra
perduta,
di cui ancora
odo il respiro.
Fisso
il volto
di questa notte
adagiata
tra le onde
del buio,
smossa appena
dal crepitio
della voce
del vento,
scossa in una
lieve nevicata
che ammanta
le cime
di ogni peccato.
In questa valle
che serbo
nel cuore,
luce riflette
le danze dei fiori,
nel loro sonno
tenui e vibranti,
accarezzati
da un fulgido
sguardo
di luna,
madre celata
dietro gli occhi
chiusi
del tempo.