Fosco il cuore che smuove la rotta silente
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un filo di luce
tra i densi rintocchi
del focolare.
L’anima mia
veglia
abbracciata
a un sottile
tassello
del tempo.
Notte
rugiada
nel vago
chiarore
di tenui stelle
si insinua
lenta
tra gli angoli
bui
di mute strade,
svuotate
dal loro respiro.
Fosco il cuore
irto sull’ondeggiar
di un dubbio
tremante
che smuove
di tiepido sguardo
la rotta silente.
Sulle scale
di un sonno
infinito
urta
il tocco
del mio perdono
un’aperta ferita,
che ancora
arde dolente
tra le fitte braci
del nulla.