Andrea Ravazzini

Sussurri di una notte che il gelo ricopre

Sussurri e grida,
una notte che il gelo
ricopre d’inverno
con manto cupo
e lenti passi
posati sul fondo
del buio.
 
Sussurrerà
il silente disgelo
al levarsi dall’ombra
di luce mattina.
 
Sussurreranno
i tenui momenti
di un tiepido
abbraccio
che nubi dirada
dal cuore
del giorno.
 
Sussurrerà
un attimo
non ancora
posato
nel mesto
meriggio
che lieve
sorvola
i prati silenti
di questa vallata.
 
Sussurri e grida,
nel fondo del buio
si spegne la voce
e lieve si innalza
un canto di pace
che dona fiamma
e riposo all’ultima
brace di un cuore
dolente,
che immerso
in neve silente
e lacrime amare,
corroso,
abbassa lo sguardo
sotto il peso
di un odio
che nulla tace.

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