Quando, senza pietà, pungente e rude
In noi penètra il duol,
L’anima le sue grandi ali dischiude
Librata a vol.
In alto, insanguinata aquila altera,
Posa, ove tutto è gel,
Ove l’urlo non san de la bufera
La vetta e il ciel.
Pur, mentre impreca e sogghignando nega,
Angiol ribelle, il cor,
Mite una voce dal profondo prega:
Amore, amor!...