Prega la sua donna che, se non gli vuol dare il suo core, gli dia almeno la sua imagine, e poi conclude che gli debba donar l’una e render l’altro.
#(XviRimeD’amoreSecolo)
Su l’ampia fronte il crespo oro lu… Sparso ondeggiava, e de’ begli occ… Al terreno adducea fiorito maggio E luglio a i cori oltre misura ard… Nel bianco seno Amor vezzosamente
D’onde ne vieni, o cor, timido e s… Cosí tutto ferito e senza piume?— Da que’ begli occhi il cui spietat… Le penne m’infiammò ne l’alto volo… Torna al suo petto. Or questo ing…
Io non cedo in amar, donna gentile… A chi mostra di fuor l’interno aff… Perché ’l mio si nasconda in mezzo… Né co’ fior s’apra del mio novo ap… Co’ vaghi sguardi e col sembiante…
Non ho sí caro il laccio ond’al co… De la vita mortal l’alma s’avvinse… Come quel ch’or me lega, e voi già… Già vago e dolce or duro nodo e fo… Né quel famoso ch’al figliuol dié…
L’alma vaga di luce e di bellezza Ardite spiega al ciel l’ale amoros… Ma sí le fa l’umanità gravose Che le dechina a quel ch’in terra… E de’ piaceri a la dolce esca avve…
Io mi sedea tutto soletto un giorn… Sotto gli ombrosi crini Di palme, abeti e pini, E cosí ascoso udía Lauretta insieme e Lia
Aprite gli occhi, o gente egra mor… In questa saggia e bella alma cele… Che di sí pura umanità si veste A gli angelici spirti in vista egu… Vedete come a Dio s’inalza e l’al…
Vere fûr queste gioie e questi ard… Ond’io piansi e cantai con vario c… Che poteva agguagliar il suon de l… E de gli eroi le glorie e i casti… E se non fu de’ piú ostinati cori
Quel ch’io nudrii per voi nel moll… Non solo fu desio, ma fero ardore Ed insolito foco e gran furore Che turbò l’alma e mi vi fe’ sogge… E ciascun mio sospiro ed ogni dett…
.Perché tormenti il tormentoso pet… E pur trafiggi il mio trafitto cor… Perché le pene con le pene, Amore… E ’l dolor cresci col dolente affe… Perché giungendo vai col tuo dilet…
Come la ninfa sua fugace e schiva, Che si converte in fonte e pur s’a… L’innamorato Alfeo per vie profon… Segue e trapassa occulto ad altra… Ed irrigando pallidetta oliva
Era de l’età mia nel lieto aprile, E per vaghezza l’alma giovinetta Gía ricercando di beltà ch’alletta… Di piacer in piacer, spirto gentil… Quando m’apparve donna assai simíl…
Avean gli atti soavi e ’l vago asp… Già rotto il gelo ond’armò sdegno… E le vestigia de l’antico ardore Io conoscea dentro al cangiato pet… E di nudrire il mal prendea dilett…
Or che lunge da me si gira il sole E la sua lontananza a me fa verno, Lontan da voi, che del pianeta ete… Imagin sete, questo cor si dole In tenebre vivendo oscure e sole;
Io veggio in cielo scintillar le s… Oltre l’usato e lampeggiar tremant… Come ne gli occhi de’ cortesi aman… Noi rimiriam talor vive facelle. Aman forse là suso, o pur son elle