Io veggio in cielo scintillar le stelle
Oltre l’usato e lampeggiar tremanti,
Come ne gli occhi de’ cortesi amanti
Noi rimiriam talor vive facelle.
Aman forse là suso, o pur son elle
Pietose a’ nostri affanni, a’ nostri pianti?
Mentre scorgon le insidie e i passi erranti
Là dove altri d’Amor goda e favelle?
Cortesi luci, se Leandro in mare
O travïato peregrin foss’io
Non mi sareste di soccorso avare:
Cosí vi faccia il sol piú belle e chiare,
Siate nel dubbio corso al desir mio
Fide mie duci e scorte amate e care.