Re de gli altri superbo, altero fiume,
Che qualor esci del tuo regno e vaghi
Atterri ciò ch’opporsi a te presume,
E l’ime valli e l’alte piagge allaghi:
Vedi gli dèi marini e ’l lor costume,
Gli dèi, di nobil preda ognor piú vaghi,
Rapir costei, ch’era tua gloria e lume,
Quasi il tributo usato or non li appaghi.
Omai solleva incontra il mar tiranno
I tuoi seguaci, e, pria ch’ad altro aspiri,
Racquista il sol che qui s’annida e nacque.
Osa pur; ché mille occhi omai ti dànno
Mille fiumi in soccorso e i lor sospiri
Gli potranno infiammar le rive e l’acque.