Torquato Tasso

Dov’è del mio servaggio il premio, Amore?

Dov’è del mio servaggio il premio, Amore?—
    In que’ begli occhi al fin dolce tremanti.—
    E chi v’innalza il paventoso core?—
    Io: ma con l’ali de’ pensier costanti.—
    E s’ei s’infiamma in quel sereno ardore?—
    Il tempran lagrimette e dolci pianti.—
    Ahi, vola ed arde e di suo stato è incerto!—
    Soffra, che nel soffrire è degno merto.

In questo dialogo fra il poeta e l’Amore si dimostra come ne gli occhi

de la sua donna sia il premio de la sua servitú.

#ScrittoriItaliani (XVI Rime d’amore secolo)

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