Torquato Tasso

Questo sí vago don, sí nobil cinto

Questo sí vago don, sí nobil cinto,
    Simile forse a quel di Citerea
    O pur forse a quell’altro onde pendea
    La faretra a la vergine di Cinto,
L’uno e l’altro mio cane insieme avvinto
    Qui tenga al varco, infin ch’al fonte bea
    La fera che di furti e morti è rea
    Lasciandolo di sangue asperso e tinto.
Allor n’andranno sciolti a farne preda:
    Piaccia a Dïana agevolarli il corso,
    Poi li rileghi in servitude il collo.
Serva a quest’uso: al fin pender si veda
    Saettatrice a te, suora d’Apollo,
    Fra ’l capo d’un cinghiale e quel d’un orso.

Fa voto a Diana d’un cinto de la signora Laura, perché sia uccisa
una volpe che le uccideva le sue galline.

#(XviRimeD’amoreSecolo)

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