Costei, ch’asconde un cor superbo ed empio
Sotto cortese angelica figura,
M’arde di foco ingiusto e si procura
Fama da’ miei lamenti e dal mio scempio;
E prender vuol da quella mano esempio
Che troppo iniqua osò, troppo secura,
Per farsi illustre in ogni età futura,
Struggere antico e glorïoso tempio.
Ma non fia ver che ne’ sospiri ardenti
Suoni il suo nome, e rimarrà sepolta
Del suo error la memoria e del suo strale;
Ché gloria ella n’avrà s’i miei tormenti
Faranno istoria, e fia vendetta eguale
Lasciarla in un silenzio eterno avvolta.