A’ servigi d’Amor ministro eletto
Lucido specchio anzi ’l mio sol reggea,
E specchio intanto a le mie luci io fea
D’altro piú chiaro e piú gradito oggetto.
Ella al candido viso ed al bel petto
Vaga di sua beltà gli occhi volgea,
E le dolci arme, onde di morte è rea,
D’affinar contra me prendea diletto.
Poi come terse fiammeggiar le vide
Vèr me girolle e dal sereno ciglio
Al cor volò piú d’un pungente strale;
Ma non previdi allor tanto periglio.
Or, se Madonna a’ suoi ministri è tale,
Quai fian le piaghe onde i rubelli ancide?