L'Abbraccio
EBOOK "CARTEGGI PERPENDICOLARI" DI THEA MATERA - ON AMAZON
E di Settembre non volli tornare alla foglia rossa che s’affolta nel risciaquìo di pozze,
Corollati d’inerti gambi dilavano smunti tegolati, dal cielo semibuio straripano, bocconi, reiterati nembi
E ti sveli all’alba come d’incanto, emergi dall’assenza, dal cuneo cremisi della pietra angolare,
Le luci di Novembre sono rampici di zucche, rossi lumi di castagne, nei giardini d’inverno gemma il bergamotto,
Non ti chiamo eppure sei qui, come l’onda che s’incera, inconosciuta ombra che il vento dispara
Un’anima sostava sulla riva di spinose pendole a Longchamp in uno sparto covile d’acquaragia, d’oro fino l’intaglio delle nubi
il verso non trattenuto –irrespirato cielo– la parola non compresa, l’incauta scritta in gromme di cemento; cosa rimane della poesia derisa, scostata, della poesia invenduta e le sue du...
Marmo di bianchi querci, di algide inferriate sulle porte, voltizzano ceneriti rigoli di stucchi
Ti distanzi dalle onde dalla radianza di terre emerse, stravagati mulinelli di corolle, dal rosicchiolo corvino. Nel frastuono di scarne spole
Annega nei cerchi d’acqua lo sguardo di lavagna, si punteggiano le vele sulla campata storna il tempestìo di solidi triformi,
Oggi su Marte mi sfiora la tempes… non c’è che un filo d’erba a scompigliare nuvole conchiuse in granati barattoli di… i colori sono pozze di ematite
Pace, come il canto del mare disteso sotto un cielo di aquiloni, la grazia della piuma
È Maggio sui roseti della chiostra, del cavedio rimurato, è Maggio sul bianco terso di risaie,
Ti auguro di ritrovare la voce della Poesia dove il suono non sia frastuono, dove le parole s’assottigliano nel cigolio d’imposte,