#ScrittoriItaliani
Come allodola ondosa Nel vento lieto sui giovani prati, Le braccia ti sanno leggera, vieni… Ci scorderemo di quaggiù, E del mare e del cielo,
Dolce declina il sole. Dal giorno si distacca Un cielo troppo chiaro. Dirama solitudine Come da gran distanza
Sei comparsa al portone In un vestito rosso Per dirmi che sei fuoco Che consuma e riaccende. Una spina mi ha punto
Chiuso fra cose mortali (Anche il cielo stellato finirà) Perché bramo Dio?
Balaustrata di brezza per appoggiare stasera la mia malinconia
E subito riprende il viaggio come dopo il naufragio un superstite lupo di mare
Come questa pietra del S. Michele così fredda così dura così prosciugata
E gli alberi e la notte non si muovono più Se non da nidi.
Vi arriva il poeta e poi torna alla luce con i suoi c… e li disperde Di questa poesia mi resta
A solitudine orrendo tu presti Il potere di corse dentro l’Eden, Amata donatrice. Hai visto spegnersi negli occhi mi… L’accumularsi di tanti ricordi,
Il tempo è muto fra canneti immoti… Lungi d’approdi errava una canoa..… Stremato, inerte il rematore... I… Già decaduti a baratri di fiumi... Proteso invano all’orlo dei ricord…
M’illumino d’immenso.
Di che reggimento siete fratelli? Parola tremante nella notte Foglia appena nata
Nude, le braccia di segreti sazie, A nuoto hanno del Lete svolto il… Adagio sciolto le veementi grazie E le stanchezze onde luce fu il mo… Nulla è muto più della strana stra…
Il carnato del cielo sveglia oasi al nomade d’amore