Quelle lassù erano bianche falene prima di essere ombre ostili. Fantasma dei miei castelli,
Abbiamo colto l’occasione propizia per dar respiro a un filo d’erba. Finché il fumo del rancore non acc… teniamo una facciata da mostrare. In segreto scambiamoci i rospi
Grazie per le mosche che senza posa ronzano, sul mio sudario vibrandomi i nervi. E per le mie pupille,
Non ci perforerà l’inganno, non ce ne pentiremo. Noi maturiamo ciliegie in una strana primavera. C’è il ronzio delle api
Noi non siamo niente se non due visitatori convinti che, per entrare, basti forzare il passo nella porta girevole.
Dov’è che non sei quando posi la tua giubba silenzio… Nelle sillabe dei ritratti fatti di farina e terra che tacciono?
Quanti veli hai poggiato sui miei mostri interiori, un pomeriggio che vola sulle tue gocce nude, il mio aprire varchi
Ti guardo che passi con passo sicuro ed esperto, mi spingi di lato in un punto bramoso del mondo a squagliarmi da sola
Sono attimi quelli che ereggono il… mutante è la crosta con piccole ra… È l’età che sembra farci camminare… vagando su percorsi che si incroci… cercando appoggio nel rovente nucl…
Bus notturni, piedi gonfi, forbici di abbracci, bocche percosse e poca gloria. Biglietto di rancore
La nebbia solleva il velo tra la mia faccia e i davanzali. Le ombre si confondono, di me ride l’amore! La strada scivola,
Sii gentile, scolpisci il mio ritratto nei luoghi che scopro andando. Ti ospito nella mia casetta,
Lei fu per un po’ il mondo intero, fu tutte le ombre scacciate fu sole acchiappato. Ricordo con quale silenzio sapeva portarmi nei campi
No, monosillabo. Non è un sì Non è un se Non è provaci ancora.
Nel silenzio dell’inverno un legno si spezza. Volano via anche gli uccelli. Io resto ferma. Non è l’odore d’erba fresca