No, monosillabo. Non è un sì Non è un se Non è provaci ancora.
La notte è passata come passa sempre. Certe generosità di mani non servono più, non sono anzi servite.
Fosti tu, che intelligente all’arte snidasti i tre colori dai miei palmi. Mi bisbigliasti attese,
Ti guardo che passi con passo sicuro ed esperto, mi spingi di lato in un punto bramoso del mondo a squagliarmi da sola
Ho smontato, per la tua presenza, l’anta arrugginita della titubanza. Sei una volpe bianca
Congediamoci amica ci hanno illuse. —La poesia è bellezza– Ma quale bellezza? Sono squarci di stomaco
Non so se mi sia persa sul bordo d… o in quella sigaretta arrotolata c… o se tu sia rimasta in una piega d… perché sembrava che la piazza fosse mano aperta,
Bus notturni, piedi gonfi, forbici di abbracci, bocche percosse e poca gloria. Biglietto di rancore
Lei fu per un po’ il mondo intero, fu tutte le ombre scacciate fu sole acchiappato. Ricordo con quale silenzio sapeva portarmi nei campi
Tutti parati dietro lo schermo nessuno si accorge delle trincee. Il podcast della vita distrae dalla fobìa della morte. Il soffio all’orecchio,
Dobbiamo ritornare poveri, scendere dai piedistalli, compiere atti umani, tornare ad usare le mani, nel buio avere coraggio,
Stanotte il profondo è più oscuro del buio. Si sente il canoro sussurro dell’erba coperta di neve. Yule ti do il mio passato, tu
Ma se domani il mondo fosse vacuo e la notte imponderabile se si squarciassero gli istinti, non si potesse più godere, leggere, fotografare
Dio è una madre vergognosa che ci versa sul mondo e si nasconde le mani. Ho perso la ragione così, con le formiche nei guanti,
Innanzi ai bocci delle rose che ho… cade in ginocchio il vento di Sant… a questa casa con un pezzo di giar… casa straniera diventata nido. Una forza germoglia