Braccia contorte e occhi di marmo:
Fra queste cupole un velo di marcio
sorriso inscritto fra polpacci incastrati
dannati e graffiati da tetti gelosi.
E qui i corpi danzano e guardano
altri danzare e guardare
ondeggiare macabre
sinusoidi fra archi e colonne
di sangue e sorrisi felici e dannati
ed euforici.
Ma diverse, le melodie.