M’ubriaco d’endorfine:
muoio e rinasco dagli orgasmi.
Mi pare quasi dolce
il lungo sonno della mia Morte.
L’estasi è viola, e poi blu e dopo verde.
L’ossigeno mi penetra violento
come una carezza:
siamo un’onda, e poi un mare in tempesta
e poi un uragano in mezzo
siamo una folgore che squarcia gli oceani
agitati, tormentati
siamo gli oceani dilaniati dal fulmine
omicida di lunghi e atroci silenzi.