Kandela

Cigno morto

Sto urlando, mi senti?
Il suono si unisce all’oblio e si confonde
e io mi perdo nel Caos e divento parte del Nulla.
Il sangue ti cola dai lobi
ma non te ne accorgi,
le mie note penetrano nella carne
la squarciano, la logorano:
ma tu,
non vedi.
 
Mi aggiungi fra la collezione di ferite
e io nel frattempo
ingoio polvere da sparo:
ti sputo addosso parole
ma tu,
non senti.
 
Le mie corde vocali sono ormai ustionate
e i miei occhi sono gonfi di afflizione.
Lo sai? Anche il pianto di Cerbero
produce musica:
io ho ecchimosi del tuo amore sul petto
e non riesco che stonare
un lugubre richiamo d’aiuto.
 
e tu, continui a non sentirmi?
e io, ancora respiro?

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