Non dobbiamo resistere all’angoscia dobbiamo lasciarla fluire.. l’angoscia e come uno stagno
Lucentissime nella notte ardono le stelle ma il mirto la viola il tenero lauro
Il valore tenebroso della morte sta oscurando il valore solare della vita
Non toglietemi il fango che mi ha donato il ventre di mia madre voglio essere sveglio dormendo e
Scoppia la tempesta masse d’acqua come cavalli furibondi scuotono l’universo la fanciulla
sole e luna da sempre regolatori del tempo e dello spazio modificano e svelano i segreti sacramenti
Cattedrali del consumo ristoro dell’anima e fine delle nostre fatiche contenitori dei nostri desideri la loro voce un silenzio
Padre madre dallo stesso punto si diramano per generare il figlio il triangolo della vita
In una notte di Fiaba di un tempo che fu ragazze graziose che giocan festose.... Vi ricordate
L’ispirazione ti pervade l’anima come una quiete che batte le ali una attrazione
Vorresti decifrare il segreto svelare l’enigma perderti nell’universo per trovare la tua essenza al di la’ delle tenebre
a cosa servono i poeti con le loro imbarcazioni cariche di sogni se poi nessuno vi puo’ salire a cosa servono i poeti
Non voglio piu’ credere nell’identita’ tra cose e parole non voglio piu’ navigare i dogmi di verita’ rivelate sono stanco di subire
Tanti auguri Gattamelata. . . devi sapere che di te sono fiero s… fai partire un colpo all’improvvis… ma di più quando mi mostri il tuo… che disarma l’avversario con il tu…
Padre degli dei abbi pieta’ degli eroi questa sera non c’e’ la luna la campagna e buia si cammina distanziati