in questo palcoscenico dove le ore di una nuova notte guardano la luna dell’ esistenza l’intelligenza cosmica riflette la luce spirituale
Senza pensare senza toccarti nella notte della vita l’ anima
nel santuario dell’ esistenza il giorno si illumina squillano le trombe rullano i tamburi
Paure ancestrali che sembravano vinte da una scienza onnipotente si sono affacciate
In una notte di Fiaba di un tempo che fu ragazze graziose che giocan festose.... Vi ricordate
sole e luna da sempre regolatori del tempo e dello spazio modificano e svelano i segreti sacramenti
L’energia prorompente della primavera da impulso ad un nuovo rigoglio vegetativo scioglie
Quando l’eroico io dorme il sogno puo’ divenire un’officina di terrore dove la paura
Trasformando la natura ricrei l’emozione che prova l’anima quando ascolta nelle antiche cattedrali il canto Gregoriano
se hai smarrito la via del ritorno abbandonati in frammenti di assoluto lasciati trasportare
Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio nel ricordo di sapori lontani le tue esili mani cercavano pensieri
La carne viene tritata pesata catalogata separata dai ricordi che l’hanno animata fino all’altro ieri
Societa’ finalizzate produttive a rischio limitato per azioni a nome collettivo
a cosa servono i poeti con le loro imbarcazioni cariche di sogni se poi nessuno vi puo’ salire a cosa servono i poeti
l lume della luna si sta colorando di dio un dio minore che tutto brucia generatore simbolico