#ScrittoriItaliani
Calante malinconia lungo il corpo… al suo destino Calante notturno abbandono di corpi a pien’anima presi nel silenzio vasto
Dalla spoglia di serpe Alla pavida talpa Ogni grigio si gingilla sui duomi.… Come una prora bionda Di stella in stella il sole s’acco…
Di queste case non è rimasto che qualche brandello di muro Di tanti
E per la luce giusta, Cadendo solo un’ombra viola Sopra il giogo meno alto, La lontananza aperta alla misura, Ogni mio palpito, come usa il cuor…
Il tempo è muto fra canneti immoti… Lungi d’approdi errava una canoa..… Stremato, inerte il rematore... I… Già decaduti a baratri di fiumi... Proteso invano all’orlo dei ricord…
Come questa pietra del S. Michele così fredda così dura così prosciugata
M’illumino d’immenso.
Morire come le allodole assetate sul miraggio O come la quaglia passato il mare nei primi cespugli
Migliaia d’uomini prima di me, ed anche più di me carichi d’anni, Mortalmene ferì Il lampo d’una bocca. Questo non è motivo
Il carnato del cielo sveglia oasi al nomade d’amore
E gli alberi e la notte non si muovono più Se non da nidi.
E per la luce giusta, Cadendo solo un’ombra viola sopra il giogo meno alto, La lontananza aperta alla misura, Ogni mio palpito, come usa il cuor…
Col mare mi sono fatto una bara di freschezza
Un’intera nottata buttato vicino a un compagno massacrato con la sua bocca
Vi arriva il poeta e poi torna alla luce con i suoi c… e li disperde Di questa poesia mi resta