deepwintersleep

5 luglio 2023

ore 23:24

Tra le mani un libro e tra le righe improvvisamente tutte le parole che mi avvolgono si dispongono in fila componendo il tuo nome,
 
ed io rimango imperterrita dinanzi a questa carta sporca di parole futili,
che cerco di pesare
di masticare
di odorare
per svuotarmi,
sventrarmi,
svincolarmi
da te;
 
ma reminiscenze di luci fioche abbagliano le mie iridi di un insaziabile sentimento:
 
se l’essenziale è invisibile agli occhi
allora debbo essere proprio un cieco in cerca
inequivocabilmente
di un pretesto per vederti ancora
 
(tra queste righe di acciaio)

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