io sulle tue iridi color mogano lascerei scivolare dolcemente dei petali di papavero e camomilla per vederli sparsi come coriandoli sul viso di un bambino,
e con la gentilezza di un contadino mi sapresti annusare e mi sapresti raccogliere accarezzandomi il ricordo che ti ho lasciato
e che ora rimane intrappolato nel tuo condotto lacrimale
come l’amore di un poeta nelle sue parole;
sul tuo corpo suonerei la melodia di una donna che attende
e sulle tue mani leccherei ferocemente il sale che brucia le ferite come il limone e la tequila
e sai mi sazierei pure,
con il tuo sapore sulla mia lingua,
il sangue tra i denti
e l’amore che berrei come acqua dalla tua bocca:
dissetami, levami di dosso questa sete maledetta che ho di te,
fino ad ucciderti
fino ad ucciderci