Non importa se una parola sfuggirà dalle funamboliche piroette delle mia anima ed andrà a dipingere un immagine alla quale non apparte…
Riposa, alba, Non aver fretta. Gli animali notturni Turbati dalla vibrazione Di una coscienza
Il punto in cui l’alba È più forte della notte Il seme del suo timore E il desiderio diviene Suo malgrado sacro,
Chiaro, pensavo guardandoti, per la via più dritta il colpo arriva prima e fa più mal… ma tu saresti stata con me a sanarmi, ad amarmi comunque.
A cosa sarebbe servito Scambiare tutta questa febbre Questi giorni brucianti passione Per capitalizzare un sentimento? Voglio dire che abbiamo fatto
Le mie inclinazioni all’infinito Le aspirazioni alle oscurità Dove si muovono le conoscenze Di cui vorrei farti dono Sono le mie mani protese
Sono sereno dopo anni Il che è come un’anestesia Un balsamo sulle ferite Inevitabili della vita. Avevo pura di un gran “crack”
Vederti nei sogni, salutarti al risveglio Maledire bene e ricordo. Non era questo Che volevi io diventassi.
Noi amiamo solamente Il desiderio di conoscerci Che come un veleno Annienta la possibilità Del nostro amore.
La mia debolezza È una notte di luna piena, Magnifica e paurosa Dolce e potente. La mia debolezza
Noi siamo gli animali claudicanti inventori di sottili paranoie quando siamo quasi nella normalità e generiamo col lavoro e la fiduci… quella poca che ci rimane
Noi che guardiamo alle soluzioni dei problemi, che persino abiuriamo alla ragione e ci scordiamo della compagnia come olocausti dimenticati dalla s…
Le tante notti Passate tra bui saturi di presenze… Emanazioni spirituali di ricordi Che dirompono da profondità insond… Alla fine, come una platea di fant…
L’aspetto sotto sopra Di chi porta il Segno, Irriso ad un passo Dalla comune comprensione. Indosso la maschera