Christian Collu

Sospensione persona

Non è più l’insulso dell’inesperienza
A dettare formule quasi vitali,
La vita mi si è gettata addosso
Tutta quanta ed in un colpo solo,
Con una sensazione di pesantezza
Che ha la consistenza di un vapore.
Spesso ha gli occhi di una donna,
La mancata empatia di un genitore,
A volte sono entrambe le cose insieme
A renderti una ruggine sotto la pioggia.
Tale mi sento, e non mi lamento,
Il rottame di un clown che non fa ridere,
Una capanna dove insieme trovano posto
L’essere ed il non essere, vita e morte.
La mia anima ha la lebbra, inavvicinabile,
Solo una pietà disumana potrebbe toccarla
Legata e allontanata ai sepolcri del passato.
Non conosco un tale amore, ne diffido,
Come ho imparato a fare di tutto il resto
Animale ferito e braccato dagli eventi,
Troppe volte illuso di sapere amare
E poi risvegliato in sprazzi di desideri.
E ancora più amaro mi è comprendere
Che così è per tutti, o quasi,
E che la forza non sta nel credere
Ma nella capacità di saper sopportare
Senza porsi mai una sola domanda,
Perché altrimenti sopportare diventa impossibile.
Devo dire che sono curioso di stare
Sul confine traballante del mistero
Tenere in tensione perenne lo spirito,
Fare sì che si pieghi all’infinito
Senza spezzarsi al peso dell’esistenza.
Ed io sono solo un esperimento
Dell’annichilimento in atto del genere umano:
Temo che la soppressione della mia libertà
Sarà presto condivisa da gente in catene.
Vedete all’alba, quanto già sia stanco
Del nuovo giorno neanche sorto?
Ora che intuite la mia inquietudine
E vi rendete partecipi per un attimo
Di un’esistenza che potremmo dire comune
Cosa vi resta da fare se non lottare o disperare?
Riuscirete con le vostre intelligenze
Forti ed insieme leggere, a reggere a ciò?
Malattia, sicuramente si tratta di malattia,
Ma non è solo una cosa mia
E non si è ancora trovata definizione
Diagnosi e cura per questo aggravarsi
Della profondità di ogni consapevolezza,
Questo fluire nell’oceano della profezia
Portato dai monsoni della sofferenza.
Questo è il luogo ove si rimane
Razionali oltre ogni ragione apparente,
E si gusta un insperato sacro oltre la religione.
Devo solo abituarmi di nuovo al sorriso,
Anche se ho il viso privato di lineamenti.

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