Follia su riga di una lacrima Follia su riga di una lacrima, spergiuro sangue sparso con disprezzo
tra le rocce scure, intarsiano ricami come sagome
Visti dal cielo, siamo abbastanza storti, stolti, goffi, corti, deviati e contorti. Siamo affannati,
Golgota Vento tra le croci sangue sopra il mento spine di infamia ad ornamento,
Aurore Il lirico suono delle aurore boreali fluttua di magia, specchio di emozioni,
Poesia etica poesia etnica Non insisti, consisti! Interloquenze
Vecchi! Siamo uno scalino del futuro, e ci riguardate come un’anta,
Festa dei Fiori a Primavera Quando la preghiera si fa confusa, malinconica e lontana,
Gli Archi de Roma, da tempio di storia a inno de malinconia, sepolte memorie e frettolose scene
Ammiro le copertine dei libri, prefisso, palcoscenico di misteriose rivelazioni, del fascino che emerge tra le pagine sfogliate
L’Astronomia è il passatempo dei villani, aleggia grata al sole di collina come canto di gallina
Campane, rintocchi di vespri paesani, di tramonti
Il Treno di Piatra Neamt Fischia e s’allontana, come rintocco di campana il segnale del treno che si sfuma
Quando i miei occhi e il mio corpo puntano al cielo, questo si fa mite volta d’azzurro, poi
Ciao Neve! Grembo d’infinito sospeso manto bianco e indefinito tra il seme della terra,