Pace, come il canto del mare disteso sotto un cielo di aquiloni, la grazia della piuma
Ti distanzi dalle onde dalla radianza di terre emerse, stravagati mulinelli di corolle, dal rosicchiolo corvino. Nel frastuono di scarne spole
Il poeta rimesta luminanze plasma la parola e ne fa dono al torso avvinto, a chi ha dissolto l’iride nell’ombra del travaglio,
Dalla colonna sale il niello di velluto, ruotano libellule sopra il mento glauco del fossile binario,
Un cane sta col muso allato, sull’ala pesta, sulla tua fitta piaga clina il petto,
E di Settembre non volli tornare alla foglia rossa che s’affolta nel risciaquìo di pozze,
Fosti il canto, evolto inciso, fosti lima del pensamento incerto, lepido morfema,
Le aurore si dissolvono nella chiarità di piogge torrenzia… spaiati corridoi di cerchi d’acqua… si dilatano come fumo che s’aggrov… sul giro della vite,
La città, vuota senza poesia, una finestra buia. Non s’infiora il prato, si smaga il verso,
Si dissolvono le aurore nella chiarità di piogge torrenzia… si dilatano spaiati corridoi di ce… come fumo che s’aggroviglia sul giro della vite,
E fu del palco il passo lieve della vita il travo sguardo sulla quinta, il drappo che smisura il boccascena
Una foglia/una panchina/una sbozzata foglia/una panchina sottovento/ una serrulata foglia/una gruccia di ramaglie/giallita costa/una panchina torta/arsiccio cuore/la voluta corticale/un...
il verso non trattenuto –irrespirato cielo– la parola non compresa, l’incauta scritta in gromme di cemento; cosa rimane della poesia derisa, scostata, della poesia invenduta e le sue du...
Non guardi la bellezza che affolta svernate pólle, la postilla scritta in ombra della “Fantasia di Munari”, l’alchimia di silenzi
Celi il tuo volto dietro ali di farfalla, la forma ovale, l’espiro greve, si colma l’occhio di lumini,