#ScrittoriItaliani #ScrittriciDonne
Rôtan le cinghie, stridono le macc… Indefessi ne l’opre, allegri canti Vociano i lavoranti. Ma un dissennato grido a un tratto… E pare lacerante urlo di belva
Suonavi al pianoforte un’ampia e l… melodia di dolcezza, un Lied tedes… Stillava il suon sulla mia febbre,… sfaldandosi nel cuor come la neve. L’invincibile arsura che mi strazi…
Si parte: è mezzanotte.—È pigra la… Su le malferme rôte il veicol trab… Su, frusta, o carrettier!... Per noi, dell’avventura lieti e se… Non ha minaccie il bosco, l’ombra…
Sui campi e su le strade Silenzïosa e lieve, Volteggiando, la neve Cade. Danza la falda bianca
Sogni tu forse le gialle radure, Sogni tu forse le calde pianure Arse dal sol? Vasti miraggi di sabbie cocenti, Corse d’audaci cavalli nitrenti
Soffro—Lontan lontano Le nebbie sonnolente Salgono dal tacente Piano. Alto gracchiando, i corvi,
Tutte le stazïoni e tutti i porti videro quella che non è mai stanca e sotto il nero velo è così bianca… pallida in viso del pallor dei mor… Treni in corsa per monti e per rad…
Chi batte alla mia porta?... ... Buon dì, Miseria; non mi fai… Fredda come una morta Entra: io t’accolgo rigida e secur… Spettro sdentato da le scarne brac…
Sangue ch’io vedo—se i grand’occhi… socchiudo in languidezza di desìo— scorrer per vene e muscoli nel mio corpo, dal capo eretto ai piè legg… sangue ch’io sento insorgere al ce…
O tu che vivi sola, sul confine della foresta ove sei nata, e sied… d’un cedro all’ombra centenaria, i… ignudi e sciolto sulle spalle il c… tu che hai negli occhi la corrente…
Prega—sei solo.—Il tardo Passo qual triste idea qui t’ha gu… O pallido vegliardo? Forse ti parla ne la chiesa oscura Quel Dio che ti fe’ grande e sven…
Soffro nella tua carne che fu mia, adolescente pallida, che nove mesi in grembo mi fosti, e più di… anni già conti, in fresca leggiadr… Quand’io ti davo il latte del mio…
Ruvida spada io son che il terren… Son forza ed ignoranza. In me stride la fame e il sol s’ac… Son miseria e speranza. Io conosco la sferza arroventata
Ella mi disse: «Tu non ridi mai; Imprecan sempre i versi tuoi morda… Tu il cantico non sai Ove il gaudio folleggia e vibra al… La musica dei baci.
Nel lanificio dove aspro clamore Cupamente la vôlta ampia percote, E fra stridenti rôte Di mille donne sfruttasi il vigore… Già da tre lustri ella affatica.—…