Condotto da molt’anni all’ultim’ore
Condotto da molt’anni all’ultim’ore,
tardi conosco, o mondo, i tuo diletti:
la pace che non hai altrui prometti
e quel riposo c’anzi al nascer muore.
La vergogna e ’l timore
degli anni, c’or prescrive
il ciel, non mi rinnuova
che ’l vecchio e dolce errore,
nel qual chi troppo vive
l’anima ’ncide e nulla al corpo giova.
Il dico e so per pruova
di me, che ’n ciel quel sol ha miglior sorte
ch’ebbe al suo parto più presso la morte.