È ancora sera e io non sono pronto
a dirti vieni a prendermi la mano
per sollevare questo cruccio che mi tarla
l’anima o quello che ne resta poca cosa
Così fo finta niente accada e non ti accorgi
di niente – mi vedi come sempre che sorrido
che tutto scorre via dalle mie spalle
come fossi un campione – e niente rima
Eppure c’è qualcosa che non quadra
tra te che non capisci e il mio specchio
il riflesso che riporta in modo errato
la misura della mia insoddisfazione
La tua voce si è spenta tra le rocce
e se ci metto orecchio non c’è eco
solo il fruscio consueto di lontano mare
che ammalia i ricordi e ne fa schiuma
Capisco che mi manca il camminare
fianco fianco lentamente dietro
la tua ombra che si è immobilizzata
e io fermo ci so stare poco
Così alzo le mani e ti saluto muovendo
soltanto i polpastrelli per mimare
la sequenza di parole digitate
come fossero carezze che volevi
per allargare il cuore.