Ho trovato
il calore dei visceri,
nell’estremo candore
della paura al suo atto.
Ho trattenuto
l’ondulata materia,
nell’espirazione, con forza,
del mio cuore polverizzato.
Ho vissuto
la vergogna cocente
nelle pesanti piaghe
della premeditazione.
Ho immaginato
l’intimità fiabesca
balenata di redenzione
nel cadavere dell’amore.
Ho camminato
all’indietro nella tristezza
del tutto quel che vuoi tesoro,
a mille miglia di distanza da me.