Stanze di argilla
Dalla raccolta "Crisalidi, amnesie di un giorno all'imbrunire" © di Francesco D'Addino.
L’arcigna bufera
indomita soffia
e pare infinita
fra i giunchi e i tetti
di tegole rotte.
Una minuscola anima
dal turbinio avvolta,
imprigionata dal pianto
e dal cuore non ancora in rivolta.
Conosco il giorno
fra luci ed ombre,
e spesso ho anelato
ad un senso di pace
Quando di rado,
il silenzio ascoltai
dopo le urla
e i gemiti,
e tutto il loro riverbero negl’echi,
in quelle stanze di argilla.
Morbidi giacigli di madre,
proteggono l’infante e lo cullano
sull’amaca del tempo,
ove ogni sogno rimase fanciullo.