Non voglio piu’ credere nell’identita’ tra cose e parole non voglio piu’ navigare i dogmi di verita’ rivelate sono stanco di subire
Vorresti decifrare il segreto svelare l’enigma perderti nell’universo per trovare la tua essenza al di la’ delle tenebre
Scoppia la tempesta masse d’acqua come cavalli furibondi scuotono l’universo la fanciulla
Lucentissime nella notte ardono le stelle ma il mirto la viola il tenero lauro
L’ispirazione ti pervade l’anima come una quiete che batte le ali una attrazione
Padre degli dei abbi pieta’ degli eroi questa sera non c’e’ la luna la campagna e buia si cammina distanziati
vivi la vita con le sue illusioni ma non lasciarti andare senza conoscere la direzione
Padre madre dallo stesso punto si diramano per generare il figlio il triangolo della vita
Non toglietemi il fango che mi ha donato il ventre di mia madre voglio essere sveglio dormendo e
Nell’annientamento dell’estasi la realta’ ferita piagata ci avvolge penetra i nostri sentimenti
Arcani segreti si consacrano all’eterno immergendomi nel sorriso degli dei per scoprire la volonta’ creatrice che ha unito lo spazio e il tempo
Cattedrali del consumo ristoro dell’anima e fine delle nostre fatiche contenitori dei nostri desideri la loro voce un silenzio
Nel mare dell’intelligenza si agitano forze oscure arginate con rive di fuoco che promuovono tecniche sempre piu’ raffinate
Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio nel ricordo di sapori lontani le tue esili mani cercavano pensieri
l’ispirazione ti pervade l’anima come una quiete che batte le ali una attrazione