Non voglio piu’ credere nell’identita’ tra cose e parole non voglio piu’ navigare i dogmi di verita’ rivelate sono stanco di subire

Spesso nella mente risuona il canto di mia madre l’odore del suo abbraccio mi innalza verso il cielo per un attimo mi sembra

vivi la vita con le sue illusioni ma non lasciarti andare senza conoscere la direzione

...e poi venne il tempo che Alice non amava piu’ le favole.. e poi venne un tempo di un tempo

Il crepitio del fuoco avvolge la mente le spezie artificiali colorano di rosso i nostri pensieri

Lucentissime nella notte ardono le stelle ma il mirto la viola il tenero lauro

Paure ancestrali che sembravano vinte da una scienza onnipotente si sono affacciate

La carne viene tritata pesata catalogata separata dai ricordi che l’hanno animata fino all’altro ieri

L’ispirazione ti pervade l’anima come una quiete che batte le ali una attrazione

Nell’eterno favolare dello spirito vorrei andare dove il tempo non es… per non avere dietro alle spalle questa forza vitale che giorno dopo giorno

l lume della luna si sta colorando di dio un dio minore che tutto brucia generatore simbolico

Come grottesche figure ci muoviamo dimentichi della verita’ che fino a ieri orgogliosamente esibivamo

Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio nel ricordo di sapori lontani le tue esili mani cercavano pensieri