Giardino tetro alle 23,36
Sordo è il suono dell’opaca
nebbia.
Di un lutto indifferente
avvolge gli scheletri spogliati
delle vanità e dei clamori estivi.
Il lampione stanco
irradia
di morte,
autoptica luce
il melograno nudo.
Apatico fossile di remote epoche
di desiderio,
testimoni, ora
l’ineluttabile declino di tutti i
colori,
dissolti
in una triste cartolina
vacua di sentimenti.
Cadono e fluttuano, in un gelido
afrore, gocce di memoria
condensata
dalle braccia rigide e legnose,
splendono con perfidia
nel violaceo cielo...
Presagio dell’immobilità del tutto