Davide Battistini

Giardino tetro alle 23,36

Sordo è il suono dell’opaca
nebbia.
Di un lutto indifferente
avvolge gli scheletri spogliati
delle vanità e dei clamori estivi.
Il lampione stanco
      irradia
          di morte,
              autoptica luce
il melograno nudo.
Apatico fossile di remote epoche
di desiderio,
testimoni, ora
l’ineluttabile declino di tutti i
          colori,
                dissolti
in una triste cartolina
vacua di sentimenti.
 
Cadono e fluttuano, in un gelido
afrore, gocce di memoria
condensata
dalle braccia rigide e legnose,
splendono con perfidia
    nel violaceo cielo...
Presagio dell’immobilità del tutto

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