Era de l’età mia nel lieto aprile,
E per vaghezza l’alma giovinetta
Gía ricercando di beltà ch’alletta,
Di piacer in piacer, spirto gentile:
Quando m’apparve donna assai simíle
Ne la sua voce a candida angeletta;
L’ali non mostrò già, ma quasi eletta
Sembrò per darle al mio leggiadro stile.
Miracol novo! ella a’ miei versi ed io
Circondava al suo nome altere piume;
E l’un per l’altro andò volando a prova.
Questa fu quella il cui soave lume
Di pianger solo e di cantar mi giova,
E i primi ardori sparge un dolce oblio.