Dove nessun teatro o loggia ingombra
La vista lieta del notturno cielo,
Laura si mostra senza benda o velo
Sí come stella suol che nulla adombra.
Ma, quando l’alba poi la notte sgombra
E sveglia l’aura e me, ch’avvampo e ’l celo,
E si sparge per l’aria il dolce gelo
E cantan gli augelletti insieme a l’ombra,
Le sorge incontra in piú serena fronte;
E desta Amor, che ne’ bifolci inspira
Desío di canto piú sonoro e vago.
E se talor si specchia in fiume o ’n fonte
Il sol ne l’onde tremolar non mira
Sí bella mai la ripercossa imago.