Torquato Tasso

Chiaro cristallo a la mia donna offersi

Chiaro cristallo a la mia donna offersi
    Sí ch’ella vide la sua bella imago
    Qual di formarla il mio pensiero è vago
    E qual procuro di ritrarla in versi.
Ella da tanti pregi e sí diversi
    Non volse il guardo di tal vista pago,
    Gli occhi mirando e ’l molle avorio e vago
    E l’oro de’ bei crin lucidi e tersi.
E parea fra se dir:—Ben veggio aperta
    L’alta mia gloria e di che dolci sguardi
    Questa rara bellezza accenda il foco!—
Cosí, ben che ’l credesse in prima un gioco,
    Mirando l’armi ond’io fuggii sí tardi
    De le piaghe del cor si fe’ piú certa.

Tornò un’altra volta a mostrar lo specchio a la sua donna, e descrive
la sua bellezza e ’l compiacimento ch’avea di mirarsi.

#ScrittoriItaliani (XVI Rime d’amore secolo)

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