Al bel de’ bei vostri occhi, ond’arde Amore
E Febo splende, e l’uno e l’altro spira
Spirto che l’alme al ciel rapisce e tira,
Era intento il mio guardo e fiso ’l core:
Indi attendeva in me sol quel furore
Ond’altri, poetando, a gloria aspira,
Ma doppio venne e ’l cor sí ne delira
Che stima senno il forsennato errore.
Lasso, ben d’eloquenza in me feconda
Vena s’aprí, ma sorse anco di pianto
Fonte, che ’l dolce mescolò d’amaro.
Or, se piú questa in me che quella abbonda,
D’essere insieme a voi non sia discaro
Onorata di lagrime e di canto.