EBOOK "CARTEGGI PERPENDICOLARI" DI THEA MATERA - ON AMAZON
E ti sveli all’alba come d’incanto, emergi dall’assenza, dal cuneo cremisi della pietra angolare,
Correvi a piedi nudi, fino al traguardo, doleva il fianco al nastro di part… stringevi le spalle nella pioggia, nella ghiaia due calzari di brinde…
Dalla colonna sale il niello di velluto, ruotano libellule sopra il mento glauco del fossile binario,
Un cane sta col muso allato, sull’ala pesta, sulla tua fitta piaga clina il petto,
Riverbero esile volto, iridata scorza... S’intagliano ombre nell’erbaio.
Pace, come il canto del mare disteso sotto un cielo di aquiloni, la grazia della piuma
Nell’iride spicca il taglio la feritoia di velluto, lo smeriglio di lucerne. Sembiante la crepa d’ossidiana
Nella bolla s’accalla ostinata arsella, in si bemolle – gialla – s’affolla sulla lilla cala una corolla di cannella.
Si dissolvono le aurore nella chiarità di piogge torrenzia… si dilatano spaiati corridoi di ce… come fumo che s’aggroviglia sul giro della vite,
Feriti s’incurvano gl’ossi della vela, di due relitti, di franti ormeggi, —intemerate gòrgoni - sommersi nimbi in fiamme
Un’anima sostava sulla riva di spinose pendole a Longchamp in uno sparto covile d’acquaragia, d’oro fino l’intaglio delle nubi
Sei tu, speranza che ristora, che dissolve gelidi doni d’antiche maglie e distilla il senno sulla luna, saliente sui foschi pini
Le luci di Novembre sono rampici di zucche, rossi lumi di castagne, nei giardini d’inverno gemma il bergamotto,
S’è distanziata l’ombra dalla meri… gira sul fuso il mondo e la sua ru… —siffatti l’àncora ed il calcagno… sulla prodaia, fissati come chiodi flagrano capelluti sfagni.