CANTO DI MARE, DI FLUTTUAZIONI E DI RINASCITA
Io non mi mossi
per forza di cose,
mi attraversò l’acqua
tra ferite e feritoie.
lo non parlai
ma essa mi scosse
un infinito numero di volte:
sommersa
da un gelo mattutino
mi lasciai forgiare
ascoltando il mio respiro.
Ma nella coibentazione del pensiero
l’acqua mi schiuse al suo mistero,
goccia a goccia,
senza punte
o intemperanze,
mutò la forma,
il mio colore,
macerando la linfa
in spumeggiante vigore.
E in ogni ferita
o feritoia
mi colò il cielo
e qualche stella
di memoria,
l’acqua mi avvinse,
mi entrò nel cuore
e in ogni vena,
disse la roccia
mutandosi in sirena.
- Poesia vincitrice del contest " Versi e racconti di Sardegna" a cura di OUBLIETTEMAGAZINE -
- Poesia presente nel Contest Letterario di Pro Letteratura e Cultura, dedicato alla scrittrice Grazia Deledda in occasione dei 150 anni dalla sua nascita- a cura del poeta, aforista e curatore editoriale Emanuele Marcuccio.
